La diagnosi e la riabilitazione neuropsicologica si occupano dei disturbi cognitivi dovuti a danno cerebrale, processi neurodegenerativi, patologie congenite o condizioni di vita che inficiano sul funzionamento cognitivo, emotivo e quotidiano del paziente (abuso protratto di alcol e/o droghe, ad esempio).
L’esame neuropsicologico fornisce un quadro completo del paziente fornendo informazioni sulle sue capacità cognitive quali attenzione, linguaggio, memoria, prassie, funzioni esecutive, disturbi del comportamento e consapevolezza di malattia.
La valutazione dei deficit neuropsicologici avviene attraverso la raccolta anamnestica, colloqui con il paziente, osservazione comportamentale, somministrazione di test standardizzati e colloqui con i familiari (e/o principali caregiver) e clinici di riferimento.
Dall’approfondimento è possibile ricostruire il profilo cognitivo-comportamentale del paziente e stilare il piano terapeutico che sarà individualizzato tenendo conto anche delle contesto di vita. Il piano terapeutico mira non solo al recupero del funzionamento cognitivo (che è variabile e spesso non è totale) ma anche alla massimizzazione delle autonomie e della percezione di benessere psico-fisico.
Nella maggior parte dei casi, tale percorso avviene in collaborazione con la rete di cura in cui è inserita la persona.
OBIETTIVI:
- Favorire il recupero della/e funzione/i cognitiva/e compromessa/e
- Rallentare il processo di decadimento cognitivo
- Fornire strategie di compensazione dei deficit cognitivi
- Gestione dei disturbi emotivo-comportamentali
- Potenziamento della consapevolezza di malattia
- Psicoeducazione e supporto al/i caregiver